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31.5.14

In Due

Da piccole, Cenerentola e quelle altre quattro stronze ci hanno riempito il cervello di principi azzurri, baldi giovani aitanti che salvavano le loro principesse in difficoltà per vivere poi felici e contenti per sempre.

Felici e contenti per sempre.

Ora qualcuno mi deve spiegare perché delle piccole bambine innocenti devono  imburrarsi il cervello co ste storie. 

Perché nessuno racconta che dopo che il principe Vattelappesca ha baciato Biancaneve, i due hanno iniziato ad uscire e poi una volta trombato lui non l'ha più richiamata, e allora lei c'è andata così sotto che ha iniziato a fargli le ronde sotto casa, così che lui stressato le ha inventato che non erano fatti l'uno per l'altra perché blablabla che lei era stupenda ovvio ma era lui che non era abbastanza per lei e blablabla..

E perché nessuno ci racconta che Biancaneve c'è stata così di merda che è andata in analisi e s'è licenziata da badante dei nani che era, e con la liquidazione c'è andata a beve. 
Da qui la famosa BiancaBeve!

Uno, due, tre, quattro mesi finché Biancaneve decide di dimenticare quel pezzo di merda del principe Vattelappesca e conosce il principe Taldetali. 'Sto giro Biancaneve non se fa coionà al primo occhio languido di lui, anzi prima de 'na pomiciata ie fa sudà sette mantelli. 

Nessuno ci racconta a noi piccole bimbe indifese di come Biancaneve ha dovuto giocare d'astuzia per tenerselo 'sto principe qui - "Se non chiama lui per primo, non lo chiamare di certo tu!" le consigliavano gli amici nani!
Finché dopo qualche tempo i due decidono di andare a convivere. 

Aimè quante cose sarebbe meglio sapere già da piccole!

Biancaneve e il suo principe sono felici e entusiasti di questa convivenza! 
Sembra proprio che tutto funzioni.
Tutto a parte che il principe russa, che lascia le mutande in giro, che fa rumori mentre mangia, che fuma a letto, che in tv solo il calcio, che non mi va di uscire stiamo a casa, che sono stanco lasciami stare,..

Ma Biancaneve è innamorata e a questo principe ci tiene sul serio. 
Quindi stringe un po i denti e a certe stronzate decide di passarci sopra e continuare a vivere cercando di essere il più felice e contenta possibile ogni giorno di più, prendendo tutto il buono che il suo principe gli regala dal mattino a sera, giorno dopo giorno.

Care bambine ormai adulte,
lo so che sapete anche voi che la vita di coppia l'è düra. 
E c'è modo e modo di affrontarla.

La filosofia del 'pensa per due' non significa soltanto comprare due etti di prosciutto anziché uno, del pane vero anziché i cracker, del cibo vero anziché philadelphia e bastoncini findus.

Pensare per due significa mettersi nei panni dell'altro ogni momento, ogni giorno, cercare di capirne i bisogni, i piaceri, i momenti e gli spazi, e comportarsi di conseguenza.

Non una geisha ma una persona che pensa anche all'altro.
Quando deve prendere una decisione pensa per due, cerca di capire quando serve magari un sorriso in più, o uno in meno.

Io personalmente sono sempre stata quella della coppia che dà, dà il 100% di sè.
E che a volte addirittura non è interessata ad avere nulla in cambio.
Ovviamente qualcosina sí che mica so 'na pazza!

Ecco, per quelle come me è sempre il momento buono per ricevere un sorriso in più.
:)
buonanotte

30.5.14

Victoria Siemer - "Human Error"









23.5.14

Considerazione estemporanea

Amare significa assumersi rischi e prendere decisioni.
Solo i coraggiosi conoscono l'amore,
tutti gli altri ne hanno solo sentito parlare. 

- D. Capelli

16.5.14

WE ARE HAPPY FROM ANCONA

C'è qualcun'altro oltre a me che ama tantissimo la nostra città.

Per fortuna!

Grazie Juri per aver creduto e realizzato questo progetto fighissimo!

Grazie a tutti i nostri amici per aver partecipato, e alle comparse per essere state al gioco!

WE ARE HAPPY!



Happy Ancona 2.0 from Teapot Film on Vimeo.

13.5.14

MORIRE

Se c'è una cosa che mi spaventa da morire è la morte.
Il buio infinito dal quale saremo avvolti quando moriremo.
Quel profondo nulla in cui galleggeremo per l'eternità.

Quando non credi in nessun dio, in nessun aldilà, in nessuna reincarnazione
o in chissà che altro, è difficile non esser spaventati dalla morte.

Così, quando la morte colpisce intorno a me e non solo,
io soffro, tanto, tantissimo, terribilmente,...
A volte sto male anche se non conosco la persona che ci ha lasciati.

Ma più di tutto sto male per chi decide di andare incontro alla morte,
di strapparsela di dosso quella vita che abbiamo.
Sto male per tutte quelle persone talmente inquiete e straziate da essere cieche
e non vedere più il bello del mondo.
Loro che la vita non vedono l'ora di scrollarsela di dosso.

E penso a quanto deve essere tremendo desiderare la morte.

Quanto deve essere insopportabile quel buio che si ha dentro al petto.
Quanto pesante quella vita che non si vuol più vivere.
Decidere di andarsene da questo mondo, di non voler rivedere più nessuno,
di rinunciare ad amici, ad un futuro.
Come si fa ad essere pronti a tutto questo?
Non ne ho idea.

Non eravamo amici del cuore, ma ti volevo bene, la malinconia con cui convivevi
te la leggevo negli occhi, nelle parole.
Al contrario di quello che sicuramente pensavi, mancherai a questo mondo,
mancherai al tuo futuro, mancherai alla moglie che non hai mai conosciuto
e ai figli che non hai mai avuto.
Mancherai a chi questa vita te l'ha data in dono.

Mancherai... anche se non te ne frega un cazzo, mancherai.

Il mio pensiero questa sera va a te.

Ciao Manu.

Se la morte fosse un vivere quieto,
un bel lasciarsi andare,
un’acqua purissima e delicata
o deliberazione di un ventre,
io mi sarei già uccisa.
Ma poiché la morte è muraglia,
dolore, ostinazione violenta,
io magicamente resisto.
Che tu mi copra di insulti,
di pedate, di baci, di abbandoni,
che tu mi lasci e poi ritorni senza un perché
o senza variare di senso
nel largo delle mie ginocchia,
a me non importa perché tu mi fai vivere,
perché mi ripari da quel gorgo
di inaudita dolcezza,
da quel miele tumefatto e impreciso
che è la morte di ogni poeta.
- Alda Merini