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20.6.14

Mordida

E sono 19, il mio diciannovesimo anno di danza.
Quest'anno è stato un anno duro, e crudo.
È stato un anno in cui come al solito ci siamo guardate dentro, e ci è stato chiesto di mettere quello che vedevamo in quello che danzavamo.
È incredibile il tempismo di certe cose che ti capitano e che vivi.
Quest'anno è stato anche una conferma per noi.
Abbiamo avuto l'ennesima conferma di quanto siamo importanti le une per le altre.
Che nell'amicizia tra donne ci si può credere, perchè ci sono donne come noi.
Amiche come noi.

Anche quest'anno - tra alti e bassi interiori - portiamo in scena uno spettacolo che parla di noi.
Simona ci fa sempre parlare di noi.
E il suo tempismo nell'affrontare certi argomenti e farceli portare sul palco è a volte di una precisione magica.
Grazie.

Quest'anno si parla di violenza, di disagio, di donne che stanno al posto sbagliato nel momento sbagliato, di donne complesse e complessate, di donne che ci provano ma non hanno abbastanza grinta per riuscire, di donne che combattono ogni giorno.
Con sè stesse. Quasi sempre per colpa di uomini troppo stupidi.


Siamo noi, su quel palco, nude con i nostri dolori, le nostre paranoie, velate da quella che è la magia del teatro danza, che tutto dice ma solo a chi lo sa leggere, e vedere.

Siamo 17 donne, ragazzine Donne e donne Donne.
E quello che è più magico è lavorare insieme, donarci a vicenda un pò di noi.
Tutte.

Valeria, ha solo 16 anni e danza con noi.
Solo 16 anni ma ha capito molto di noi tre. Molto più di quanto ci fosse il bisogno di dire o spiegare.
E ci ha fatto un dono, ci ha raccontate con i suoi occhi, le sue parole, frutto di un anno di chiacchiere negli spogliatoi, lacrime versate, a volte trattenute, sguardi, ..nulla più.

Valeria scrive divinamente, e emoziona.
È una ragazza speciale.
Davvero molto speciale, che scrive storie che vede solo lei.
Ma che non sono del tutto inventate.
Anzi.



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