”C'era un innamorato che amava senza speranza.
Si ritirò del tutto nella propria anima e gli parve che il fuoco d'amore l'avrebbe consumato.
Perdette il mondo, non vedeva più il cielo azzurro e il verde bosco, il torrente per lui non frusciava, l'arpa per lui non suonava, tutto era sprofondato e lui era caduto in miseria.
Ma il suo amore cresceva e lui avrebbe preferito morire e rovinarsi piuttosto che rinunciare al possesso della bella donna che amava.
Sentì allora che il suo amore avrebbe bruciato in lui ogni altra cosa, e l'amore divenne potente e tirò e tirò, e la bella donna dovette obbedire, venne, e lui era lì a braccia aperte per attirarla a sé. Ma quando gli fu davanti si era del tutto trasformata, e con un brivido egli sentì che aveva attirato a sé tutto il mondo perduto.
Era davanti a lui e gli si arrendeva, cielo e bosco e torrente, tutto gli veniva incontro in nuovi colori, fresco e splendido, gli apparteneva, parlava il suo linguaggio.
E invece di conquistare soltanto una donna egli aveva tra le braccia il mondo intero, e ogni stella del cielo ardeva in lui e scintillava voluttà nella sua anima. Aveva amato e amando aveva trovato se stesso. Ma i più amano per perdersi.“ /Hermann Hesse
4 commenti:
Meravigliosa *-*
e i pistelli moblili??
la risposta la trovi nel post precedente
meglo per perdersi che per niente ...
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