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30.1.10

understand?












Sindrome di adattamento








































Una risposta maladattativa a un evento stressante può determinare l'insorgenza di un quadro patologico. In caso di disturbo psichico, il quadro clinico mimerà, dal punto di vista sintomatologico, l'espressione del disturbo maggiore.
La maladattatività può risultare di interesse clinico qualora consista in sintomi emotivi o comportamentali tali da causare sofferenza soggettiva e una significativa compromissione nel funzionamento sociale e lavorativo del soggetto. Le caratteristiche di fragilità o rigidità del soggetto giocano un ruolo importante nel momento in cui egli deve produrre strategie per rispondere in modo adeguato a una modificazione dell'ambiente.
Le caratteristiche della sindrome da stress sono
sintomatologia preceduta da evento stressante identificabile, sia esso positivo o negativo, verificatosi nei tre mesi precedenti allo sviluppo della sintomatologia.
questa deve essere più intensa rispetto le corrispettive reazioni normali e avere tendenza alla risoluzione spontanea entro un periodo di tempo definito (6 mesi)
la sindrome non deve rappresentare l'esacerbazione dei sintomi di un disturbo mentale di base, legato o meno all'evento stressante.


Fonte: Wikipedia

29.1.10

#ultimo website

website #Differens
Proud to welcome my last web creation: www.differens.it

#ultimo logo

logo Hole*
This is a logo I have made for a music event, born from an idea of my djs-friends from Gallery's Party : Giammaria+Manuel de Lorenzi+MassiGee.
love u guys
x

"scusa..non posso parlare.. sono ad un meeting importante."

28.1.10

M.A.N.I.C.O.M.I.O.


Terra santa

Ho conosciuto Gerico,
ho avuto anch'io la mia Palestina,
le mura del manicomio
erano le mura di Gerico
e una pozza di acqua infettata
ci ha battezzati tutti.
Lì dentro eravamo ebrei
e i Farisei erano in alto
e c'era anche il Messia
confuso dentro la folla:
un pazzo che urlava al Cielo
tutto il suo amore in Dio.
Noi tutti, branco di asceti
eravamo come gli uccelli
e ogni tanto una rete
oscura ci imprigionava
ma andavamo verso la messe,
la messe di nostro Signore
e Cristo il Salvatore.
Fummo lavati e sepolti,
odoravamo di incenso.
E dopo, quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno.
Ma un giorno da dentro l'avello
anch'io mi sono ridestata
e anch'io come Gesù
ho avuto la mia resurrezione,
ma non sono salita ai cieli
sono discesa all'inferno
da dove riguardo stupita
le mura di Gerico antica.
Le dune del canto si sono chiuse,
o dannata magia dell'universo,
che tutto può sopra una molle sfera.
Non venire tu quindi al mio passato,
non aprirai dei delta vorticosi,
delle piaghe latenti, degli accessi
alle scale che mobili si dànno
sopra la balaustra del declino;
resta, potresti anche essere Orfeo
che mi viene a ritogliere dal nulla,
resta o mio ardito e sommo cavaliere,
io patisco la luce, nelle ombre
sono regina ma fuori nel mondo
potrei essere morta e tu lo sai
lo smarrimento che mi prende pieno
quando io vedo un albero sicuro.

[Da La Terra Santa, 1984]

27.1.10

in questo posto allucinante..

Me ne sto lì seduta assente
con un cappello sulla fronte
e cose strane che mi passan per la mente.
Avrei una voglia di gridare
ma non capisco a quale scopo
poi d'improvviso piango un poco
e rido quasi fosse un gioco.
Se sento voci non rispondo
e vivo in uno strano mondo
dove ci son pochi problemi
dove la gente non ha schemi.
Non ho futuro né presente
e vivo adesso eternamente
il mio passato è ormai per me distante.
Ma ho tutto quello che mi serve
nemmeno il mare nel suo scrigno
a quelle cose che io sogno
e non capisco perché piango.
Non so che cosa sia l'amore
e non capisco il batticuore
per me un uomo rappresenta
chi mi accudisce e mi sostenta.
Ma ogni tanto sento che
gli artigli neri della notte
mi fanno fare azioni non esatte.
D'un tratto sento quella voce
e qui comincia la mia croce
vorrei scordare e ricordare
la mente mia sta per scoppiare
E spacco tutto ciò che trovo
ed a finirla poi ci provo
tanto per me non c'è speranza
di uscire mai da questa stanza.
Sopra un lettino cigolante
in questo posto allucinante
io sogno spesso di volare nel cielo.
Non so che male posso fare
se sogno solo di volare
io non capisco i miei guardiani
perché mi legano le mani.
E a tutti i costi voglion che
indossi un camice per me
le braccia indietro forte spingo
e questo punto sempre piango.
Mio Dio che grande confusione
e che magnifica visione
un'ombra chiara mi attraversa la mente.
Le mani forte adesso mordo
e per un attimo ricordo
che un tempo forse non lontano
qualcuno mi diceva t'amo.
In un addio svanì la voce
scese nell'animo la pace
ed è così che da quel dì
io son seduta e ferma qui.

14.1.10

../oh Lord Jesus/do you think I served my time?/..

Diamanda Galas
[..]L'inizio della sua carriera avviene nei
manicomi in cui la Galás viene chiamata ad esibirsi dal Living Theatre intorno alla metà degli anni '70. La collaborazione dura poco a causa del suo scarso interesse nel fare la terapeuta.[..]Dopo la morte del fratello, il poeta Philip-Dimitri Galás per AIDS il suo interesse diventa quello di indagare le piaghe che colpiscono l'umanità.[..]

Fonte: Wikipedia

4.1.10

insieme..era ora :)


..come ti amo non posso spiegarlo non so cosa sento per te ma se tu mi guardi negli occhi un momento lo puoi capire anche da te..
G R A Z I E A M O R E M I O B U O N A N N O T O M I A